Docenti di sostegno come tappabuchi e alunni disabili devono restare a casa

L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO: “IL TAPPABUCHI”.
Qualcuno sicuramente ricorderà il noto storico programma di varietà “IL TAPPABUCHI” condotto da Raimondo Vianello e Corrado, in cui si esibivano in sketch molto comici i due grandi personaggi dello schermo televisivo italiano.
Ecco, sulla scia di quella leggerezza di intrattenimento degli anni sessanta oggi “IL TAPPABUCHI” è tornato in scena, ma in una veste sicuramente meno vaporosa. Protagonista: l’INSEGNANTE DI SOSTEGNO.
Dopo le vacanze di Natale, la scuola ha finalmente ripreso la sua attività, ma i primi segnali delle problematiche connesse ad una totale assente organizzazione la PAGANO tutti i bambini. PRIMA e PIU’ di tutti i bambini con disabilità…. eh sì, per nulla i nostri figli vengono definiti i bimbi SPECIALI??? (frase sarcastica!)
Non abbiamo mai il primato di nulla perché non prenderlo qui??? (ehhhhh già)!
Ebbene, alcuni genitori (un po’ troppi se si tiene conto che è appena trascorsa solo la prima settimana di scuola) ci hanno contattato per avvisarci che i loro ragazzi sono già a casa perché o manca l’insegnante di sostegno o perché l’insegnante di sostegno viene utilizzato per sostituire un docente curricolare assente.
Il dirigente scolastico, il collaboratore, la segretaria, il portinaio, l’amministrazione, i docenti curricolari, il bidello, insomma chiunque avvisa (quasi sempre solo telefonicamente) la famiglia.
Analizziamo i seguenti due casi:
1) manca l’insegnante di sostegno perché in quarantena e dunque ci viene richiesto di tenere nostro figlio a casa proprio perché il docente non è presente. Le famiglie, difronte alla prospettiva (illustrata con tanta meticolosità) che il proprio figlio non venga seguito adeguatamente e spesso con l’abbinamento del pericolo legato a ragioni di sicurezza, non se la sentono proprio di imporsi.
Ogni famiglia decide e nessuno quì si permette di giudicare, vogliamo però rendervi consapevoli di quella che è la normativa al riguardo, perché non ci piace proprio che una scuola giochi nel far passare come scelta volontaria un grave illecito. Ricordiamo a tal proposito che i docenti di tipo curricolare sono insegnanti di tutti gli alunni. I docenti per il sostegno sono assegnati alle classi frequentate da alunni con disabilità certificata e sono cotitolari di cattedra (LEGGE 104/92, art. 13 comma 6), non sono cioè assegnati agli alunni singoli, ma alla classe. Pertanto, la presa in carico e le responsabilità anche di sicurezza dell’alunno con disabilità spetta a tutto il Consiglio di classe. Se manca l’insegnate di sostegno il bambino con disabilità ha tutto il diritto di frequentare al pari di tutti gli altri bambini e deve essere seguito dall’insegnate curriculare che ha responsabilità educativa e di sicurezza. Se gli succede qualcosa è sua responsabilità. La richiesta di tenere il bambino con disabilità a casa appoggia su un concetto distorto del ruolo dell’insegnante di sostegno, delegando di fatto ad esso l’esclusivo ruolo e la responsabilità rispetto all’alunno con disabilità. E’ proprio qui che vengono meno le più elementari condizioni che rendono possibile i processi di inclusione e paradossalmente, purtroppo stretti agli angoli, siamo proprio noi a permetterli.
Le famiglie, di fronte ad eventuali richieste di questo tipo, possono dissentire, ignorare o rifiutare, fino a diffidare formalmente i soggetti dai quali provengono.
2) manca un’insegnante curricolare della stessa classe perché in quarantena o di un’altra classe e il docente di sostegno di nostro figlio deve sostituirla e dunque viene chiesto, anche qui, di tenere nostro figlio a casa.
Qui, spesso, non viene esplicitamente palesata l’assenza dell’insegnante curricolare. Succede che la comunicazione sia esclusivamente orale e non scritta. La comunicazione è anche vaga. Non è chiaro chi esattamente manca per malattia o quarantena e ci si nasconde dietro alla finta privacy, nella conoscenza più marcata da parte della scuola che l’assenza dell’insegnante curriculare pesi alla famiglia come meno minacciosa rispetto a quella dell’insegnante di sostegno.
L’uso illegittimo dell’insegnante di sostegno come “TAPPABUCHI” discende da diverse normative, analizziamo quella più chiarificatrice: nota del MIUR prot. N. 9839/2010 che esplicita i casi in cui vale l’ECCEZIONE ALLA REGOLA secondo la quale non possono essere sostituiti i docenti assenti con i docenti in servizio sui sostegni.
La REGOLA è che non si può.
L’ECCEZIONE è che si può quando si verificano esclusivamente i due seguenti casi:
– l’alunno con handicap è assente (dunque, se la famiglia decide di non mandare a scuola il proprio figlio a seguito della telefonata vaga della scuola, questa ricade tranquillamente nell’ipotesi dell’eccezione per cui l’insegnante di sostegno può “TAPPABUCARE” l’assenza dell’insegnante curricolare – insomma di fatto, anche qui, forniamo noi l’occasione dell’eccezione);
– l’eccezionalità del caso non altrimenti risolvibile (cosa vuol dire??? Che la scuola può ricorrere alla sostituzione con l’insegnante di sostegno solo nel caso sia impossibilitata a convocare supplenti – con personale in esubero, ore a disposizione libere di altri insegnanti curricolari: ipotesi rarissima). E siccome in base al proprio contratto con la scuola, l’insegnante di sostegno è cotitolare della classe, in questo secondo caso ed in presenza dell’alunno con disabilità in classe, se il docente di sostegno non si è fatto firmare un ORDINE di sevizio dal DIRIGENTE SCOLASTICO con il quale si deroga al proprio contratto, se dovesse avvenire un infortunio nella classe in cui è titolare risponde CONTRATTUALMENTE per i danni subiti dall’alunno e per RESPOSABILITA’ EXTRACONTRATTUALE per i danni arrecati da un alunno ad un altro (art. 2048 c.c.).
Potremmo urlare, scrivere infiniti post, condividerli su tutte le pagine social relative alla disabilità, farci scrivere articoli di giornale, chiedere di condividere ovunque, dovunque a chiunque…
La verità è che dovrebbe interessare tutti perché oggi tocca a noi, domani a voi.
La questione non può venire fuori solo quando tocca anche voi, deve venire fuori oggi, ora!
Tutti dovete indignarVi, dovete essere solidali e dovete far conoscere il problema a tutti, parlandone, condividendo, scrivendo.
Noi lo urliamo oggi, affinchè tutti i GENITORI di bambini con disabilità e non, comprendano che dopo due anni di pandemia forse, ma forse, ma forse SICURAMENTE… … … è arrivata l’ora che il focus diventi la SCUOLA, il focus diventi anche il BAMBINO CON BISOGNI SPECIALI, il focus diventi un’EFFICIENTE ORGANIZZAZIONE per la SOSTITUZIONE degli insegnanti di SOSTEGNO già INSUFFICIENTI (non i banchi a rotelle!!!) e non che l’insegnante di sostegno SOSTITUISCA gli insegnanti CURRICULARI assenti!
Svegliatevi, è una cosa gravissima che parte sì dal Ministro dell’Istruzione e da quello della Disabilità ma arriva con altrettanta responsabilità all’Istituto scolastico del più piccolo Comune d’Italia.
Noi continueremo a sostenere le nostre famiglie anche in queste situazioni, voi condividete affinchè tutte le famiglie ne siano informate!
Chiediamo al Ministro dell’ Istruzione Patrizio Bianchi e al Ministro per le Disabilità Erika Stefani d’intervenire immediatamente
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